Il Meloidogyne graminicola è diffuso nei paesi coltivatori di riso come il Sud-est asiatico, USA e America Latina e sta diventando una piaga anche nel nostro Paese. È adattato anche alle condizioni di sommersione e può vivere sia in terreni asciutti sia in presenza di acqua. Può provocare ingenti perdite di produzione alle coltivazioni di riso (tra il 20 e l’80% del raccolto), la coltura economicamente più significativa tra quelle che il nematode predilige.
Dopo aver invaso la radice dell’ospite, diventa sedentario e raggiunge lo stadio adulto, assumendo la forma vermiforme dei maschi o sacciforme delle femmine.
Le femmine mature depongono le uova all’interno di un ovisacco e insieme rimangono completamente immersi nel tessuto radicale. Le larve possono rimanere dentro la galla oppure migrare verso nuovi siti di alimentazione all’interno della stessa radice. In caso di terreno allagato le larve non sono in grado di invadere nuove piante, ma rimangono vitali e si associano rapidamente alle radici non appena il terreno viene drenato.
NP 3.3 + 8 CaO + 30 C
- Azoto esclusivamente organico
- Apporta meso e micro elementi
- Riduce il fenomeno della stanchezza dei terreni
Concime organico il cui impiego consente, con una sola operazione, di apportare assieme alla frazione organica altamente umificata anche sostanze aventi azione di contenimento sullo sviluppo dei nematodi terricoli e di altri insetti parassiti. Grazie alla sua particolare composizione a base di materie prime selezionate di altissima qualità, è il substrato ideale per lo sviluppo della flora microbica del suolo.
Dose: 800 – 1200 kg/ha
Inoculo di funghi micorrizici
- Da vigore alle piante con effetto micorrizosimile
- Integrato con microrganismi utili
- Apparato radicale forte e sviluppato
Inoculo di funghi micorrizici, contiene microrganismi specifici in grado di rivitalizzare le piante e stimolare l’emissione di nuove radici. Esercita un’azione micorrizosimile.
Contiene microrganismi utili in grado di contrastare la crescita delle uova di nematode, presenti nelle radici del riso.
Dose: 2 Kg/ha, ripetendo la distribuzione 2 o 3 volte