Oltre ad analizzare gli effetti di singole pratiche colturali sulla consistenza e la composizione delle comunità microbiche dei suoli, è possibile prendere in considerazione combinazioni di tecniche.
Una ricerca di durata decennale condotta a Zurigo a partire dal 2009 su frumento, cui è stato dato il nome di FAST (FarmingSystems and Tillage), ha raccolto dati in due repliche poste l’una accanto all’altra sullo stesso appezzamento, allo scopo di minimizzare le variazioni causate dall’eterogeneità spaziale del suolo. L’esperimento è stato progettato per confrontare la gestione convenzionale (C) e quella biologica (O) accoppiate a diversi regimi di lavorazione del terreno: intensiva (IT), ridotta (RT) e nulla (NT).
Le parcelle convenzionali hanno ricevuto fertilizzanti minerali di sintesi, erbicidi, insetticidi e fungicidi e sono state sottoposte a lavorazione intensiva (IT) e non lavorazione (NT, con uso aggiuntivo di glifosato). I sistemi colturali corrispondenti sono stati denominati convenzionale con lavorazione intensiva (C-IT) e convenzionale senza lavorazione (C-NT).
Le parcelle biologiche sono state concimate con liquame bovino, non hanno ricevuto agrofarmaci di sintesi e sono state sottoposte a lavorazione intensiva (IT) o ridotta (RT), dando luogo ai sistemi colturali denominati biologico con lavorazione intensiva (O-IT) e biologico con lavorazione ridotta (O-RT).
Gli effetti delle diverse combinazioni sistema colturale – intensità di lavorazione sono stati misurati sul microbiota del suolo dell’appezzamento e su quello della rizosfera delle piante di frumento.
I risultati hanno dimostrato che le comunità batteriche del suolo sono influenzate principalmente dalla lavorazione del terreno, mentre le comunità fungine variano principalmente in risposta al tipo di gestione, e solo secondariamente in risposta alla lavorazione del terreno. A livello di rizosfera, tuttavia, il tipo di gestione è il fattore che più ha influenzato i batteri, mentre i funghi sono stati generalmente influenzati dalle variazioni dell’intensità della lavorazione del terreno. Dunque, l’adozione di determinate tecniche colturali ha effetti diversi sui microbiota delle due porzioni di terreno.