Focus colture
Febbraio 28, 2023

Agrumi, nocciolo, olivo e vite: nutrire le arboree all’uscita dall’inverno

Nelle aree a clima temperato, il periodo tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera coincide per molte piante arboree di interesse agrario con la ripresa dell’attività di assorbimento radicale e di smobilitazione delle riserve accumulate nel corso della stagione precedente.
Questa attività fisiologica ha lo scopo di fornire alla pianta le energie necessarie per sostenere una fase di intensa attività vegetativa e di preparare la fioritura e la successiva allegagione.
Tra febbraio e marzo, dunque, in dipendenza dall’areale geografico e dal relativo andamento meteorologico dell’annata, ma anche delle varietà coltivate e dei terreni su cui gli impianti insistono, occorre porre particolare attenzione alla nutrizione delle piante da frutto.
In questo articolo ci occupiamo della concimazione di nocciolo, olivo, agrumi e vite, con particolare focus sulle esigenze nutrizionali da soddisfare in fase di ripresa vegetativa, per preparare queste colture ad affrontare al meglio primavera ed estate.

 

Nocciolo: attenzione ad Azoto e Potassio

Pur essendo considerato una pianta rustica e poco esigente dal punto di vista nutrizionale, il nocciolo deve essere adeguatamente concimato in corilicoltura da reddito. I macroelementi N-P-K, che devono essere apportati con la concimazione di fondo, preferibilmente per mezzo di prodotti a lenta cessione, dovranno successivamente essere distribuiti in maniera frazionata nell’arco di ogni singola annata: in primavera, per favorire la ripartenza, e in post raccolta, per reintegrare asportazioni ed eventuali perdite.

La scelta dei formulati dovrà tenere conto del fatto che per il nocciolo sono particolarmente importanti l’Azoto e il Potassio, con l’Azoto che riveste un ruolo da protagonista nella concimazione di fine inverno. Sono utili allo scopo sia concimi solidi sia prodotti liquidi, questi ultimi per la distribuzione fogliare o in fertirrigazione.

Per una carrellata completa dei prodotti Agribios utilizzabili su nocciolo si rimanda al nostro Speciale Nocciolo.

 

Olivo: frazionare l’Azoto e tenere conto dell’alternanza di produzione

Nel caso dell’olivo, pianta sempreverde, considerate le condizioni ambientali anche molto differenti nel quale esso viene coltivato, da Nord a Sud Italia, fare generalizzazioni sulle migliori strategie di concimazione è piuttosto difficile. Sulla scelta delle modalità di distribuzione dell’Azoto, in particolare, gioca un ruolo fondamentale la piovosità e più in generale l’umidità del terreno, essendo le concimazioni al suolo tutt’ora quelle più diffuse in olivicoltura.

Anche in questo caso è consigliabile frazionare il fabbisogno annuo in questo elemento oppure impiegare fertilizzanti con azoto a cessione graduale e controllata, assicurandone una buona disponibilità dalla primavera all’estate, per favorire l’attività vegetativa e l’allegagione. A causa dell’alternanza di produzione, all’uscita dall’inverno occorre non eccedere con la concimazione azotata se l’annata precedente è stata di carica. Fosforo e potassio sono parimenti distribuiti a fine inverno, anche interamente in un unico passaggio, avendo sempre cura di interrarli.

 

Agribios consiglia: per il nocciolo e l’olivo

AGRIOLIVO 12.5.5 consente, con un solo passaggio, di apportare assieme alla frazione minerale contenente azoto a cessione graduale, fosforo e potassio, anche un’importante quantità di matrice organica altamente umificata e di meso elementi. È noto che la maggior efficacia nutrizionale di un concime organominerale rispetto al tradizionale concime minerale dipende dalla qualità della matrice organica e dal suo grado di umificazione (contenuto di acidi umici). La matrice organica di AGRIOLIVO 12.5.5 è costituita da una miscela di letami altamente umificati, della migliore qualità fermentati naturalmente per un periodo complessivo di circa 180 giorni in un luogo coperto e ventilato. Questo lungo periodo di maturazione riduce il tenore di umidità, arricchisce la sostanza organica di acidi umici, neutralizza il pH e sanifica la massa rendendola esente da nematodi, salmonelle, patogeni, antibiotici e semi di erbe infestanti.

 

Agrumi: Azoto e Fosforo in primavera

Nel caso di un agrumeto in produzione, il calcolo del frazionamento delle unità fertilizzanti nell’arco dell’anno e la scelta dei formulati devono tenere conto del fatto che siamo di fronte a piante sempreverdi. In esse gli organi di riserva sono rappresentati dalle radici e dal fusto, ma anche dalle foglie, che in determinate fasi dello sviluppo vegetativo possono svolgere temporaneamente questa funzione di riserva, ridistribuendo poi gli elementi nutritivi all’intera pianta, in base alle necessità.

I mesi dell’anno coperti dal ciclo degli agrumi, in Italia coltivati precipuamente nelle regioni del Sud, stante le loro esigenze in termini di sommatorie termiche, variano a seconda delle specie. Tuttavia, per la maggior parte di arance, mandarini e clementine, che sul totale dei circa 140.000 ettari investiti ad agrumi in Italia sono le tre colture che fanno la parte del leone, la fioritura avviene tra marzo e aprile e la stagione di raccolta va da novembre a gennaio.

Azoto, Fosforo e Calcio vengono assorbiti sostanzialmente da aprile a ottobre, mentre il Potassio da aprile a luglio, con una flessione nei mesi estivi e una ripresa in corrispondenza dei mesi autunnali.

In primavera occorre comunque assicurare la corretta disponibilità di Azoto, necessario a sostenere l’attività vegetativa e favorire l’allegagione, e Fosforo, che influenza positivamente sia la fioritura che lo sviluppo dei frutti. 

 

Vite: Azoto all’uscita dal riposo vegetativo

Anche nel caso della vite da vino è difficile generalizzare in merito alle migliori strategie di concimazione, stanti le condizioni pedoclimatiche anche molto differenti in cui viene coltivata, l’elevato numero di varietà e portinnesti e i diversi obiettivi enologici.

Possiamo comunque affermare che tendenzialmente le dosi annuali di Fosforo e Potassio vengono distribuite interamente o in autunno, in post vendemmia (terreni pesanti), o a fine inverno (terreni più leggeri), mentre si tende sempre a frazionare in almeno due interventi la dose annuale di Azoto, con un intervento primaverile e uno autunnale. Discorsi analoghi sul frazionamento valgono per l’uva da tavola, anche se i quantitativi di elementi distribuiti annualmente possono essere sensibilmente diversi da quelli applicati in viticoltura da vino.

 

Agribios consiglia: per gli agrumi e il vigneto

ORTOFRUTTA SPECIAL 12.7.5 apporta frazione minerale contenente azoto a cessione graduale, fosforo e potassio, e un’importante quantità di matrice organica altamente umificata e di meso elementi. Analogamente a quanto visto per AGRIOLIVO 12.5.5, la matrice organica è costituita da una miscela di letami altamente umificati, fermentati naturalmente. I vantaggi derivanti dall’uso di ORTOFRUTTA SPECIAL 12.7.5 si possono così riassumere:

  • apporto di sostanza organica umificata che migliora le caratteristiche del terreno;
  • protezione degli elementi nutritivi grazie all’azione chelante degli acidi umici contenuti nella sostanza organica;
  • miglioramento generale dell’efficienza della concimazione;
  • apporto di nutrienti secondari e microelementi contenuti nella matrice organica anche se solo il magnesio, lo zolfo e lo zinco sono in quantità dichiarabile per legge;
  • miglioramento della struttura del terreno.

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