Dalla lavorazione delle olive in frantoio per la produzione di olio deriva un sottoprodotto dalle molteplici possibilità di reimpiego, tra le quali anche l’uso per la formulazione di concimi e ammendanti: stiamo parlando della sansa vergine di olive, costituita per la maggior parte da polpa e bucce delle drupe (polpino) e in minor misura da frammenti di noccioli (nocciolino).
Al pari di molti altri sottoprodotti della trasformazione di prodotti agricoli, anche la sansa, se riutilizzata, contribuisce a incrementare la sostenibilità della filiera di origine, riducendo gli scarti e gli oneri derivanti dalla gestione del loro smaltimento che, trattandosi di scarti di natura organica, necessita di particolari attenzioni e del rispetto di specifiche normative.