I vantaggi derivanti dall’uso di concimi organo-minerali in agricoltura sono noti da decenni e ben documentati in Bibliografia, oltre che dimostrati “sul campo” dalla pratica agricola.
Oggi tuttavia la concimazione organo-minerale, in virtù dell’elevata efficienza che la caratterizza, assume un significato e un’importanza maggiori alla luce di due situazioni, l’una di carattere squisitamente agronomico (eccessivo sfruttamento dei terreni agricoli, con loro impoverimento e destrutturazione) e l’altra di carattere congiunturale e geopolitico, ovvero la dipendenza dell’Europa dalla Russia (e dalla Bielorussia) per le forniture di materie prime destinate alla formulazione di concimi minerali e organo minerali (urea, nitrato di ammonio, potassio, fosforo).
Le tensioni legate all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, le conseguenti sanzioni imposte dalla Ue al Paese invasore e le restrizioni alle esportazioni di fertilizzanti più volte paventate da Vladimir Putin rendono necessaria una rivisitazione delle strategie di concimazione delle colture, che punti a massimizzare l’efficacia di questa pratica e a limitare la minimo la perdita delle unità fertilizzanti distribuite.