Tra le filiere produttive più frequentemente sotto accusa in termini di impatto ambientale e sfruttamento di risorse non rinnovabili vi sono certamente quelle zootecniche. Nonostante carni e latticini contribuiscano in percentuali piuttosto limitate alle calorie e alle proteine consumate a livello globale sul nostro pianeta, i processi produttivi correlati comportano lo sfruttamento intensivo di grandi estensioni di terreno coltivabile, l’impiego di ingenti quantitativi di acqua dolce ed elevate emissioni di gas serra nell’ambiente.
Un aiuto all’incremento della sostenibilità di queste filiere viene dalle economie circolari, in grado di dare nuova vita ad alcuni dei sottoprodotti risultanti. Come avviene per le farine di ossa e carne, anche la cornunghia vanta diverse possibilità di reimpiego, tra cui quello come matrice organica nella formulazione di concimi.